Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile |
Quando l’utilizzo improprio di un social network può creare panico e falsi allarmismi. E’ accaduto ieri sera intorno alle 22.20, quando dal comune di Castelnuovo Garfagnana è partito un tweet che invitava tutta la popolazione a uscire di casa e restare fuori per una possibile nuova scossa di terremoto come quelle dello scorso 25 gennaio. Migliaia gli abitanti che hanno trascorso la notte all’aperto, numerose le amministrazioni che sono state coinvolte nel pre-allarme, ma finora la terra in Garfagnana non ha mai tremato. L’unica scossa, ma di lieve intensità, è stata registrata alle ore 5.43 tra Modena e Ferrara.
Tutto è partito da una nota inviata ai comuni da Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, attraverso una presunta segnalazione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Poi c’è stato il passaparola degli amministratori locali, dei privati, che con Facebook e Twitter, hanno trasmesso e veicolato il panico fra la popolazione, creando in loro un tale allarmismo, da indurli a scendere in pochi minuti in strada in cerca di aiuto.
Non sono mancate le telefonate ai vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono state impegnate a tranquillizzare l’intera popolazione.
La prefettura di Lucca informa che al momento “non sono segnalate criticità”, ma che sono stati solamente attivati dei piani operativi in via precauzionale. La Protezione Civile dei comuni interessati in Garfagnana, ha confermato che l’avviso è partito tramite i social network e le televisioni locali.
Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ha ribadito che quella inviata ai Comuni della Garfagnana e della Media Valle del Serchio è stata “una corretta e doverosa informazione in via cautelare”, ma che nella nota non ci sarebbe stato nessun ordine di evacuazione. Sarebbero stati i sindaci, secondo Baccelli, a consigliare alla gente di trascorrere la notte all’aperto
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