Per il 10° anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, una valida alternativa alle tante analisi politiche e storiografiche che in questi giorni stiamo vedendo nelle pagine della stampa e in TV. Un’opportunità per riflettere con gli occhi dei protagonisti e la loro diretta testimonianza. È questo il libro di Alessandro Gisotti, “11 settembre. Una storia che continua” (Effatà Editrice), che è stato presentato a Roma alla Radio Vaticana. L’Autore, giornalista dell’emittente del Papa, ha voluto sottolineare il coraggio dei soccorritori, delle famiglie delle vittime e dei sopravvissuti all’orrore dell’11 settembre 2011, attraverso alcune storie e testimonianze. L’incontro ha visto la straordinaria presenza dell’Ambasciatore USA presso la Santa Sede Miguel Diaz, che ha ringraziato per questa opportunità di riflessione.
Durante la presentazione, moderata da Stefano De Martis, Direttore News di TV2000, sono intervenuti relatori che tra le altre cose hanno raccontato il loro 11 settembre.
P. Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana e della Sala Stampa della Santa Sede, ha definito il libro piccolo ma denso e ricco che ancora oggi permette di porci degli interrogativi.
Nel libro di Gisotti, la testimonianza del giornalista della CNN Aaron Brown, il quale in diretta per la prima volta si trova a dover raccontare un evento come questo. In Italia, Tiziana Ferrario era in diretta al Tg1. Il suo ricordo particolare è stato vedere il secondo aereo colpire l’altra torre e non comprendere quello che stava succedendo. La giornalista della Rai ha poi raccontato il suo viaggio in Afghanistan dove ha iniziato a vedere i sentimenti antiamericani, odio, risentimento, rancore. Nello stesso tempo è rimasta colpita dal rapporto che gli islamici hanno con la spiritualità: pregano fino a 5 volte al giorno, facendo delle pause addirittura durante il lavoro. Un atteggiamento che noi occidentali non comprendiamo
Bisogna stare attenti – ha continuato la Ferrario – a non fare dell’11 settembre solo un anniversario delle vittime americane. Nelle torri c’erano tante nazionalità, altre religioni.
L’analista strategico militare Andrea Margelletti ha definito l’11 settembre un attacco non per far male ma per suscitare una reazione da parte degli Stati Uniti. E ha sottolineato la perdita degli innocenti
Alessandro Gisotti racconta l’attentato dell’11 settembre con gli occhi dei protagonisti, che ancora oggi, dopo un trauma del genere, si trovano costretti a passare davanti al luogo dell’attentato, a dover raccontarlo ai figli, a farsi curare a causa delle polveri tossiche che hanno respirato, a trovare il più grande coraggio: quello di saper perdonare e andare avanti
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