domenica 7 aprile 2013

Regione Lazio, un referendum per abrogare i vitalizi a ex consiglieri ed ex assessori


A rischio la pensione a vita di oltre 4 mila euro al mese dopo il raggiungimento del 50° anno di vita. Raccolte più di 50 mila firme dalla Federazione della Sinistra e da comitato ‘No vitalizi Lazio’. Quesiti referendari ritenuti ammissibili dalla Corte d’Appello di Roma

Gli ex assessori ed ex consiglieri della Regione Lazio delle precedenti legislature, compresa quella della Polverini, potrebbero veder tagliato il vitalizio loro spettante dalla fine del mandato.
Lo rivela “Il Fatto Quotidiano” ricordando come la Federazione della Sinistra e il comitato “No vitalizi Lazio” avessero raccolto più di 50mila firme per chiedere l’abrogazione della pensione a vita, quesito ritenuto ammissibile dalla Corte d’Appello di Roma lo scorso 20 marzo. Questo metterebbe in discussione la legge 213 del novembre 2012, ovvero il decreto sui tagli ai costi della politica degli enti locali, dove all’art.2 non venivano toccati “i trattamenti già in erogazione”.
Saranno allora i cittadini del Lazio a decidere se gli ex 71 consiglieri e gli ex 14 assessori alla Regione, in carica fino alo mese scorso, potranno percepire quel vitalizio di 4.400 euro al mese, oppure no, una volta compiuto il 50° anno di età.. Soddisfatta Loredana, segretario regionale Prc-Federazione della Sinistra, che vede per la prima volta, in oltre in quarant’anni di storia della Regione Lazio, portato a termine un percorso referendario alla Regione.
Se il referendum riuscisse ad abrogare il vitalizio, permetterebbe alle casse della Regione Lazio un risparmio di oltre 4 milioni di euro l’anno che, moltiplicati per la durata di una vita media del “pensionato”, si arriverebbe a un risparmio di oltre 150 milioni di euro per assessore o consigliere. Il referendum inoltre intenderebbe abrogare anche i vitalizi di cui beneficiano 221 ex consiglieri, che costano alla regione quasi 17 milioni euro all’anno

Nessun commento:

Posta un commento