Il premier Mario Monti a Radio anch'io |
Il premier Mario Monti interviene dai microfono di Radio Rai nel programma “Radio anch’io” sulla questione Mps. “Non voglio attaccare Bersani – ha detto il Professore – ma il Partito Democratico c’entra in questa vicenda perché ha sempre avuto grande influenza sulla banca attraverso la sua fondazione e il rapporto storico con il territorio culturale e finanziario senese”. Mario Monti inoltre rifiuta ogni corrida elettorale e torna a insistere sulla necessità di sradicare “il fenomeno storico della commistione tra banche e politica”.
A chi gli chiede se il governo abbia delle responsabilità sul problema nel sistema bancario italiano, Monti risponde con il dovere di “assicurare il buon funzionamento delle autorità indipendenti”, e ribadisce come le banche italiane, anche nel periodo di crisi, siano state le più solide.
Tra i temi anche l’Imu e l’accusa da parte di alcuni di averlo introdotto per salvare il Monte dei Paschi di Siena. Il premier torna ad affermare che i soldi di questa imposta sono per il settore pubblico e che non c’è stato nessun regalo al Mps. Solamente un “prestito di 2 miliardi, con un interesse molto oneroso pari al 9 per cento, mentre i restanti 1,9 miliardi sono rimborsi dei precedenti Tremonti bond”. Un prestito – chiarisce il professore – previsto “dall’autorità bancaria europea che ha modificato i criteri per l’adeguatezza di tutte le banche in Europa e ha richiesto una maggiore capitalizzazione di Mps”. Il leader di Scelta Civica spiega quindi che non si tratta di regali ma di prestiti a un alto tasso di interesse.
In questo periodo di incertezza e di crisi, per non parlare della forte sfiducia degli italiani nelle istituzioni, Mario Monti parla di una “piena e totale fiducia” non solo nei confronti della Banca d’Italia, ma anche verso tutti gli organi che hanno la responsabilità di vigilare sul corretto funzionamento del sistema
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