giovedì 24 gennaio 2013

Tg, par condicio candidati:
Agcom sanziona le reti del Biscione

La sede dell'Agcom a Roma

Non sono bastati gli avvertimenti del Garante delle comunicazione per il non rispetto della legge sulla par condicio nel periodo elettorale. Multe a Studio Aperto, Tg4 e TgLa7
Dopo i ripetuti richiami inviati la settima scorsa, l’Agcom ha sanzionato Studio Aperto, Tg4 e TgLa7 per il mancato riequilibrio delle presenze politiche all’interno dei telegiornali durante questo periodo di campagna elettorale.
Il Consiglio dell’Autorità ha pertanto inflitto una multa di 60 mila euro al Tg4 e di 40 mila euro a Studio Aperto, per l’eccessiva presenza del Pdl rispetto agli altri schieramenti politici.
Sanzione di 100 mila euro per il tg di Enrico Mentana dove l’Agcom ha denunciato una scarsa presenza di Pdl e Pd a favore invece di Mario Monti, Movimento 5 stelle e Rivoluzione Civile.
Richiamo all’ordine e richiesta di un ritorno all’equilibrio anche per Tg3 e SkyTg24.
Non sono mancate le reazioni dai direttori di testata. “Pensiamo di non dover prendere lezione ne’ dai partiti politici, ne’ dall’Agcom, con tutto il rispetto, su come trattare le notizie – afferma Enrico Mentana, direttore del TgLa7 – Se un politico si butta dalla finestra non possiamo far buttare tutti gli altri dalla finestra per par condicio”.
Parla invece di numeri in perfetta regola Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e Tg4. “Sono convinto – ha affermato – che questa autorithy, data anche la situazione generale del panorama informativo, e che stia interpretando la legge su par condicio in modo francamente molto discutibile”.
A favore del provvedimento il presidente di Agcom e i commissari Maurizio Decina e Francesco Posteraro. Contrari invece Antonio Preto e Antonio Martusciello che non condividono “l’eccessivo irrigidimento dei criteri di valutazione”.
Mediaset farà ricorso respingendo ogni sanzione ritenendola ingiustificata. Per Gina Nieri, consigliere d’amministrazione delle reti del Biscione, bisognerebbe dare più valore “all’equilibrio informativo complessivo”, senza “entrare nel merito di ogni singola edizione” del telegiornale

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